Ho imparato a viaggiare da piccolina, quando i miei genitori non mi portavano a fare viaggi comuni, ma decidevano una meta e si partiva con la nostra mitica Alfa 33.
Posso dire di aver visto quasi tutta l’Europa in questo modo e devo ringraziarli per avermi trasmesso questa voglia costante di viaggiare. Adesso che sono cresciuta tocca a me portare avanti questa missione, allargando gli orizzonti.
Sono una storica dell’arte prestata all’informatica e grazie a questi due mondi opposti riesco a cavarmela in giro per il mondo. Amo viaggiare e sono sempre alla ricerca di una nuova meta. Per me il viaggio inizia nel momento in cui inizio a progettarlo. Mi considero affetta da Resfeber e dalla Sindrome di Wanderlust, due “malattie” molto comuni tra i viaggiatori. La prima è presa in prestito dallo svedese ed è letteralmente quell’inquieto batticuore che ha il viaggiatore prima della partenza, quando ansia e anticipazione s’intrecciano. Io l’avverto pochi giorni prima di partire e il giorno stesso della partenza, quando un miscuglio di adrenalina e paura dell’ignoto mi accompagnano. Forse è solo una reazione alla mia paura di volare. Ebbene si, ho paurissima di volare ma nonostante questo non riesco a farne a meno. Una pastiglia di Xanax e via che si parte.
Wanderlust invece arriva dal tedesco ed è quel perenne desiderio di viaggiare e di partire. Si verifica spesso intorno alla fine del mese, quando arriva lo stipendio. Bastano due click e taac biglietto comprato. E’ l’unico modo per poter sopravvivere in questo mondo che corre così veloce e che non sempre segue la mia direzione. Quindi ho fatto della fine di un Viaggio l’inizio di un’altro, perchè come dice Josè Saramago, non c’è niente di più sano che partire alla scoperta di posti nuovi, mai visti. Ma è anche necessario tornare nuovamente in quei posti che abbiamo già visto, perché in ogni Viaggio ci sarà sempre qualcosa da vedere, scoprire e conoscere.
Ho iniziato a scrivere questo blog tanto tempo fa, ma vuoi il poco tempo a disposizione e vuoi la stanchezza a fine giornata, non sono mai riuscita a dargli la giusta importanza. In questo periodo critico per la nostra società ho deciso che è arrivato il momento giusto per riprenderlo in mano e dargli una nuova spinta. Ho un sacco di esperienze che vorrei condividere con voi, spero possiate apprezzarle e farle vostre.
Che questo nuovo Viaggio abbia inizio….
LucyBeat